Una piccola “lacrima di sole” seguita da un’altra e poi un’altra. In questo modo le olive spremute ci donano il nostro “Oro Verde”. Diciamo basta alla guerra indiscriminata ai grassi e scopriamo insieme i benefici dell’olio extravergine d’oliva.
Una pianta asiatica: Olea europea
Originaria dell’Asia centrale, l’olivo era alto non più di 50-60 cm ed aveva l’aspetto di un cespuglio. Oggi invece, percorrendo l’Italia da nord a sud vediamo dei veri e propri alberi dalle forme più disparate. Con l’esperienza infatti, i produttori di olio hanno via via guidato le piante verso l’alto, facilitandone la raccolta. L’olio d’oliva era già noto agli Etruschi che lo utilizzavano per accedere lumi o per la fabbricazione di unguenti. Tuttavia furono i Greci nel V secolo a. C. ad introdurlo nella nostra penisola. La storia dei popoli del bacino del Mediterraneo è infatti piena del colore di questa preziosa spremuta di olive. La raccolta, la molitura, la bruschetta “notturna” e poi la potatura, hanno da secoli rappresentato il ritmo di vita per molte famiglie contadine.
L’olio extravergine d’oliva
Esistono otto diverse categorie di olio d’oliva, tutte descritte e documentate sul sito della Commissione Europea (https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/plants-and-plant-products/plant-products/olive-oil_it#:~:text=La%20legislazione%20dell’UE%20in,materia%20di%20etichettatura%20e%20imballaggio.)
Tra queste troviamo l’olio extravergine d’oliva. Sul sito di cui vi ho lasciato qui sopra il link, si riporta: ” E’ la categoria con la migliore qualità. Dal punto di vista organolettico non presenta difetti ed è fruttato. La sua acidità non deve superare l’0,8%.”
I benefici dell’olio extravergine d’oliva
Ma cos’è che lo rende “migliore” e così speciale per la nostra salute? Sicuramente gli acidi grassi e le vitamine che contiene. È pertanto un prodotto fantastico per rendere capelli ed extensions morbidi e lucenti. Inoltre le più recenti ricerche dimostrano una correlazione tra un consumo regolare d’olio extravergine d’oliva e la riduzione di alcuni tumori dovuta probabilmente alla ricchezza in composti fenolici di questo prezioso condimento. Ma ecco qui qualche “piccolo assaggio” dei vantaggi che possiamo trarre dall’introduzione quotidiana e senza particolari restrizioni dell’olio extravergine d’oliva:
- Riduce i fattori di rischio della Sindrome Metabolica
- Contribuisce al mantenimento della stabilità glicemica
- Migliora il lavoro dello stomaco
- Favorisce l’assorbimento di calcio e la mineralizzazione delle ossa
- Previene l’invecchiamento cellulare favorendo quindi anche la funzione cognitiva
- Migliora il transito intestinale
Fantastico!! Spostiamoci dunque in cucina
Per il suo sapore, l’elevata digeribilità, la sua azione emolliente sulla mucosa gastrica, il miglior impiego dell’olio extravergine d’oliva è sicuramente “a crudo”. Su una bruschetta per la merenda di bimbi e ragazzi a scuola, oppure per condire una fresca insalata, un piatto di legumi o un filetto ai ferri. Inoltre, per il suo elevato punto fumo, l’olio extravergine d’oliva è il miglior mezzo per soffritti e fritture. Gli acidi grassi in esso contenuti, sono infatti molto resistenti alle alte temperature. Usando quindi l’olio extravergine d’oliva in cottura al posto di altri oli, non si rischia di esporre il proprio fegato a sostanze tossiche che potrebbero danneggiarlo.
Che resta da dire quindi… buona giornata e buona bruschetta a tutti!!
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